MOBY DICK
Pantheon 99 - 27 Marzo 2019
MOBY DICK NON TI CERCA, SEI TU CHE CERCHI LEI
Nella ricorrenza del 200° anniversario della nascita del Herman Melville, il Teatro Ristori - Educationale e Bam!Bam! Teatro portano in scena un omaggio a Moby Dick. Lorenzo Bassotto, regista e interprete, ci ha svelato la poesia di questo epico incontro
di Giulia Zampieri
Ha debuttato domenica 24 marzo, in un Teatro Ristori pulsante di sguardi attenti e rapiti.
In scena, quell'incontro ormai leggendario tra l'uomo Achab e la balena Moby Dick, e con loro, il dialogo, incredibilmente possibile, tra la piccolezza umana e la maestosa forza della natura. Un'idea nata qualche anno fa, come ci svela l'attore veronese Lorenzo Bassotto, interprete e regista dello spettacolo, assieme alla compagnia Bam!Bam! Teatro di cui fa parte. E resa possiible in questa produzione fortemente voluta dal Teatro Ristori, assieme al sostengo di Fondazione Cariverona. La sfida, tanto grande quanto il gigante di cui porta il nome, è stata adattare un romanzo di centinaia di capitoli per un pubblico di ragazzi.
E mettere in scena quel dialogo, rubato all'epica, che parla di vicinanze incredibili: un nano al cospetto di un gigante, l'umano di fronte al bestiale.
"Per renderlo possiible abbiamo voluto coinvolgere Cesare Picco - ci racconta Bassotto - che è un grande amico, prima ancora che musista e compositore straordinario".
"per avvicinarci a Moby Dick, e provare a comunicare con la balena, abbiamo dovuto trovare un linguaggio comune che non si esprimesse a parole ma che utilizzasse suoni".
Perchè è un linguaggio, quello dei mammiferi, che vanno dal canto a ticchettii secchi o profondi e bassissimi.
Folgorati da questa peculiarità delle balene, Bassotto e Picco hanno deciso di raccontare la storia di Moby Dick soffermandosi proprio su questo aspetto: il dialogo continuo tra l'uomo e la balena.
Domenica 24 marzo, sulla scena, il fulcro dell'azione è diventato, simbolicamente, la vecchia carcassa di un pianoforte verticale, quasi un'isola di legno e suoni che permette l'incontro con la balena.
Protagoniste le meravigliose musiche di Cesare Picco, eseguite dal vivo: la grandissima sensibilità interpretativa di Picco al pianofortepermettono al nostro Achab di capire meglio il suo storico "nemico".
Le scenografie, studiate da Gino Copelli, le luci di Claudio Modugno e i costumi di Antonia Munaretti, consentono agli attori e al pubblico di evocare quest'incontro senza perdere l'epicità del racconto di Melville, ma anzi arricchendolo di immaginazione.
Attraverso il racconto di questa storia epica i protagonisti - interpretati da Lorenzo Bassotto e Roberto Maria Macchi - cercheranno di trasportare i ragazzi sul Pequod, per rivivere la poesia di un calssico indimenticabile della letteratorua.
Un'ora e poco più di vera avventura, tra azione e silenzi, risa e pianto, delicatezza e crudeltà, un equilibrio, come ci svela Bassotto, ricercato e cesellato per un pubblico, giovane ed esigente, che, a differenza degli adulti, ha un rapporto immediato con il teatro: se annoiati sono sfuggenti, distratti e "te lo dimostrano senza ipocrisia. Ma quando li hai catturati, ti guardano sognanti e questo si che è un vero spettacolo!"
Dopo questo poetico esordio, Moby Dick verrà replicato per le scuole ad aprile, mentre inzierà ad essere portato nei teatri a partire da questo augtounno. Prima però, ci svela Bassotto, nel cuore dell'estate ci sarà un altro momento dedicato a Melville e al suo colosso letterario: il 1 agosto una maratone dedicata a questa impoente opera; 27 ore di lettura per celebrare uno dei romanzi pià iconici della letteratura americana.
Moby Dick non ti cerca. Sei tu, che insensato cerchi lei"